
Se lanci un disco in mezzo agli Stati Uniti, con un vento consistente mascherato da brezza primaverile, e batti un record mondiale, ma nessuno si cura della tua prodezza perché sei a Ramona, Oklahoma… hai davvero fatto storia? Pare che per Mykolas Alekna la risposta sia sì, e non solo: a quanto sembra, Ramona è diventata il suo piccolo tempio dei record mondiali. E sì, la presenza del vento “cospicuo” fa riflettere, o forse semplicemente ridere.
Alekna non si accontenta di battere il record mondiale di 74,35 che lui stesso aveva stabilito nello stesso meeting l’anno scorso. Perché non migliorarlo un po’ con un “modesto” 75,56? Naturalmente, è tutto un lavoro d’arte e dedizione… e un po’ di vento, probabilmente. Ah, Ramona, terra di miti e magie.
Non dimentichiamo però l’australiano Matt Denny, che decide di unirsi alla festa battendo anch’egli il vecchio record mondiale con un lancio di 74,78. È un po’ come dire: “Se lo può fare Alekna con il suo vento Ramona-benedetto, perché non posso anch’io?” Ma la vera chicca è che Alekna non si ferma lì e fa un altro lancio “casuale” di 74,89, giusto per ricordare a tutti chi comanda. Del resto, è lui il padrone indiscusso di Ramona.
In sintesi, Ramona è il luogo dove i dischi volano lontano, il vento canta melodie di record e la terra ospita le “garette” che riscrivono la storia. Ma, in tutta questa epica dei lanci, sorge una domanda: i record mondiali di Alekna sono una leggenda da incorniciare o semplicemente un evento meteorologico ben calcolato?
Ramona, sei la capitale del vento… e del sarcasmo atletico.
Ovviamente, non possiamo scomodare il nome di un’icona come Jürgen Schult per una “garetta” a Ramona, Oklahoma, con il vento che fa da co-protagonista. Schult, leggendario detentore del record mondiale del disco per decenni, non ha avuto bisogno di scenografie atmosferiche per scrivere il suo nome nella storia. Il suo lancio di 74,08 metri, stabilito nel lontano 1986 a Neubrandenburg, rimane un simbolo di pura maestria atletica, un traguardo raggiunto in condizioni che oserei dire… standard.
Paragonare quei momenti epici a questa giostra di lanci da record sponsorizzata dal vento oklahomano sarebbe come confrontare una sinfonia di Beethoven con un motivetto pop orecchiabile. Non fraintendiamo, Alekna è senza dubbio un talento straordinario, ma il contesto conta, eccome. E quando il contesto è Ramona, il paragone con Schult sembra quasi… blasfemo.
Insomma, il mondo del lancio del disco forse dovrebbe valutare una nuova categoria: “Record assoluti” e “Record con vento”. Per ora, però, il nome di Schult continuerà a brillare come una stella intoccabile nel firmamento dell’atletica. E Ramona, beh, Ramona resterà Ramona.
I record del disco, almeno negli ultimi 60/70 anni, sono sempre stati figli di Eolo…prova ne è che il record olimpico è sempre nettamente inferiore a quello mondiale, ancor più da quando le olimpiadi si svolgono in stadi abbastanza “chiusi”. Peraltro lo stesso Schult ha sempre dichiarato che il vento lo aiutò molto per il 74.08…