10 Dicembre 2024

Il 28-29 settembre 2024, ha avuto luogo la Spartathlon e il vincitore è stato il greco Fotis Zisimopoulos 20h18’43”, precedendo l’uruguaiano Fernando Andres Martinez Roman 23h28’46” e il francese Florian Robin 23h51’31”. 

Tra le donne ha vinto la finlandese Noora Katarina Honkaka 24h25’08” (7^ assoluta), precedendo la spagnola Carmen Maria Perez Serrano 25h34’13” e la norvegese Line Caliskaner 26h24’51”.

Tra i finisher anche lo statunitense Andrei Nana e di seguito approfondiamo la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande.

Ciao Andrei, congratulazioni per la Spartathlon, soddisfatto? Grazie per le congratulazioni Siamo appena tornati a casa per ripulire l’uragano Helene e ora ci stiamo preparando per l’uragano Milton… C’è molto da recuperare anche al lavoro. Sì, moltissimo. L’obiettivo era finire. Pensavo tra le 33 e le 35 ore, tuttavia il caldo del primo giorno mi ha fatto rallentare per essere sicuro di non commettere errori. 

Criticità? Problemi? difficoltà? Non proprio. Ho dimenticato di portare con me le pillole di sale, quindi ho dovuto adattarmi e mangiare angurie/mele/pere con sale nei punti di ristoro. Il caldo del primo giorno mi ha reso molto stanco, quindi di notte è stato più difficile rimanere concentrato, il mio ritmo è rallentato mentre cercavo di rimanere sveglio.

Andrei ha dovuto affrontare, gestire e portare a termine una gara durissima come la Spartathlon di 246 km, nonostante il caldo eccessivo che ha fatto rallentare la sua andatura per non compromettere la gara. Poi, tornato a casa, ha dovuto ripulire i danni dell’uragano Helene estremamente pericoloso con minaccia per le vite umane, con venti di 225 km/h, sradicando alberi, distruggendo case e facendo superare gli argini a torrenti e fiumi e mettendo a dura prova le dighe. Successivamente Andrei ha dovuto affrontare anche l’uragano Milton che ha causato almeno dieci morti, oltre 3 milioni di famiglie senza elettricità, migliaia di sfollati e centinaia di case distrutte dagli oltre 50 tornado che Milton ha scatenato, resta l’allerta per le sue conseguenze, soprattutto il rischio allagamenti che interessa al momento ben 12 milioni di persone.

Inoltre, Andrei ha il suo da fare anche il lavoro avendo lasciato un po’ di cose in sospeso.

Quali allenamenti sono stati importanti per questa prestazione? Non ho fatto niente di speciale. Negli ultimi anni la situazione familiare è cambiata, ora vivo in un ranch con 10 animali in una zona agricola. Mi alleno molto meno e non in modo specifico, fondamentalmente cerco di correre ogni giorno circa 10-12 km, e un po’ di più nei fine settimana, tuttavia non molti chilometri, niente corse lunghe, niente allenamento notturno (che mi è sicuramente mancato), niente altre gare… Il mio allenamento mentale e spirituale sono stati quelli che mi hanno portato al traguardo. Allego il ‘PDF di allenamento spirituale che ho realizzato – basato sul cristianesimo’ e il mio allenamento mentale consiste praticamente nel guardare i documentari di YouTube Spartathlon (2013 e 2014), visualizzando durante le mie corse il percorso Spartathlon e fuori dal percorso creando la mentalità di non avere altra scelta se non il successo.

Una parola o frase che ti ha aiutato a credere fino alla fine della gara? Ho usato il ‘PDF di allenamento spirituale’per mantenere la mia mente positiva.

Molto interessante e utile la filosofia, anzi la psicologia di Andrei. Per preparare gare durissime come la Spartathlon di 246 km, dove si corre giorno e notte avanzando sempre sarebbe opportuno fare allenamenti mirati simulando parti di gare, esempio allenamenti al buio in notturna e comunque allenamenti lunghissimi di tantissime ore. Ma tutto passa e tutto cambia e bisogna rimodulare piani e programmi facendo quello che si può cercando di raggiungere obiettivi comunque sfidanti, difficili ma non impossibili. In gare di endurance durissime e lunghissime come la Spartathlon oltre al fisico bisogna allenare la testa e Andrei spiega le sue strategie avendo corso già tantissime volte la Spartathlon, tra le sue strategie vi è la fede e la fiducia in sé e di potercela fare comunque avendolo fatto più volte in passato e in aiuto vi sono le fonti di autoefficacia tra le quali esperienze precedenti di successo e vedere e rivedere le sue imprese (Spartathlon 2013 – Andrei Nana https://www.youtube.com/watch?v=6aze3fv08yU) gli ricordano che l’ha fatto e lo piò rifare anche se con una prestazione non eccellente come nel passato.

Molto interessante e utile anche il PDF di allenamento spirituale realizzato da Andrei e riporto di seguito alcuni pensieri: “Il Buon Dio fornisce a ciascuno di noi una croce da portare, analoga alla forza di ognuno, non per punirci, ma per consentirci di salire da quella croce al Paradiso, perché in sostanza, la croce è una scala per il Paradiso” (The Good God provides each of us with a cross to bear – analogous to the strength of each – not to punish us, but to enable us to climb from that cross to Heaven – because in essence, the cross is a ladder to Heaven) – San Paisio l’Athonita.

In effetti ognuno di noi ha nella vita delle prove da superare dalle quali si traggono enormi benefici così come negli allenamenti le prove più faticose come le salite danno più vantaggi in termini di performance.

Non agitarti quando ti imbatti in difficoltà. Ridi in faccia e sappi che sei nelle mani di Dio” (Do not become upset when difficulty comes your way. Laugh in its face and know that you are in the hands of God) – San Francesco di Sales.

Se Dio ti manda l’avversità, ricevila con pazienza e rendi grazie al nostro Salvatore e pensa che l’hai meritata e che Lui la farà voltare a tuo vantaggio.” (If God send thee adversity, receive it in patience and give thanks to our Saviour and bethink thee that thou hast deserved it, and that He will make it turn to thine advantage) – San Luigi IX di Francia.

In effetti, quando ci sono eventi avversi e improvvisi bisogna essere pazienti e cercare di organizzarsi per affrontare, gestire, superare tutto con fiducia e mostrando resilienza. Spesso, il vantaggio che si ottiene è la crescita post traumatica che fa sentire più sicuri in futuro di poter superare altre difficoltà avendo superato in precedenza altre simili. 

Cosa pensano la famiglia e gli amici della tua attività? Sono tutti molto solidali. Sono fortunato ad avere una famiglia fantastica.

Cosa significa per te questa performance? Per me finire la Spartathlon è una conferma della mia filosofia di vita (fallimento e successo sono scelte, quindi possiamo decidere cosa scegliere), oltre che la mia annuale ‘purificazione’.

Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? Un rinnovato desiderio di allenarmi e prepararmi per l’anno prossimo, una nuova comprensione del valore del dolore e delle avversità. Ho lasciato sul percorso una parte di me che era debole e l’ho sostituita con una parte più forte. 

Quali sensazioni hai provato prima, durante e dopo la gara? Eccitazione, Ansia, Paura, Onore, Umiltà.

Davvero molto interessante la testimonianza di Andrei che trasmette il messaggio che più dure sono le prove e più se ne ricava in termini di vantaggi personali, più sicurezza in sè di potere affrontare situazioni difficili nello sport ma anche nella vita quotidiana.

Quali abilità fisiche e mentali servono per allenarsi per questa gara? Le abilità fisiche richieste sono solo la capacità di correre velocemente il primo giorno (più o meno 80 km in 8 ore – in una giornata buona o cattiva, quando fa fresco o caldo, quando sei in forma o malato). Abilità mentali: capacità di accettare il dolore, capacità di comprendere il valore del duro lavoro (nessuno ci deve nulla, finire la gara non ci è dovuto), umiltà e perseveranza.

L’esperienza aiuta ad affrontare, gestire, superare qualsiasi difficoltà e avversità e inoltre bisogna avere un approccio centrato e focalizzato sui propri bisogni, esigenze, passione e motivazione, nel senso che se voglio qualcosa che ritengo importante, faccio di tutto per ottenerla mobilitando ogni mia energia, qualunque risorsa utile per tale fine, non spaventandomi e accettando eventuali dolori che passano in fretta.

Un messaggio per avvicinare gli atleti a questa gara di 246 km? L’umiltà è la caratteristica più importante dal mio punto di vista. Inoltre, l’importanza di sorridere e dire Grazie a tutti i volontari, gli equipaggi, gli spettatori, ecc. Rende felice qualcun altro e ci costringe a concentrarci sul positivo invece che sul negativo che a volte sentiamo.

In ogni cosa che facciamo è importante metterci tanta positività e ottimismo, rende tutto più, facile, fattibile, sopportabile e rende gli altri anche più felici e sereni. 

Cosa hai scoperto di te stesso in questa esperienza? Abbiamo tutti uno scopo nella vita, credo che correre la Spartathlon sia una parte importante della mia (vedi anche il post di Facebook con maggiori dettagli sull’influenza nel corso degli anni). 

Prossimi obiettivi e sogni da realizzare? Correre di nuovo l’anno prossimo.

Matteo SIMONE

380-4337230 – 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

Andrei Nana: Finire la Spartathlon è una conferma della mia filosofia di vita

Finishing the Spartathlon is a confirmation of my life philosophy

Matteo SIMONE Psicologo, Psicoterapeuta

Hi Andrei, congratulations on the Spartathlon, ssatisfied? Thank you for the congratulations. We just arrived home to cleanup from Hurricane Helene and now we are preparing for Hurricane Milton… Lots to catchup at work as well. Yes, very much so. The goal was to finish. I was thinking somewhere between 33 and 35 hours, however the heat of the first day made me take it slower to make sure I am not making any mistakes.

Critical issues? Problems? difficulty? Not really. I forgot to take with me salt pills, so I had to adapt and eat watermelon/apples/pears with salt at aid stations. The heat of the first day made me very tired so it was harder at night to stay focused, my pace slowed down as I was trying to stay awake.

What workouts were important for this performance? I did not do anything special. Over the past few years the family situation changed, now I live on a ranch with 10 animals in an agricultural area. I train a lot less and not specific, basically I try to run every day about 10-12 km, and a bit more in the weekends, however not a huge number of kilometers, no long runs, no night training (that was missed for sure), no other races…My mental and spiritual training were the ones that took me over the finish line. I am attaching the “Spiritual Training PDF I made – based on Christianity” and my mental training involves pretty much watching the Spartathlon (2013 and 2014) you-tube documentaries, visualizing during my runs being on the Spartathlon course and off course creating the mind set of no option other than success.

What do family and friends think of your business? They are all very supportive. I am blessed to have a great family.

A curious or funny episode before, during and after the race? What does this performance mean to you? For me finishing the Spartathlon is a confirmation of my life philosophy (failure and success are choices – so we can decide what to choose), as well as my annual ‘purification’.

What did you bring home and what did you leave there? A renewed desire to train and prepare for next year, a new understanding of the value of pain and adversity. I left on the course a part of myself that was weak and replaced it with a stronger part.

What sensations did you experience before, during and after the race? Excitement, Anxiety, Fear, Honor, Humility.

What physical and mental skills do you need to train for this race? Physical skills required are just the ability to run fast the first day (more or less 80km in 8 hours – on a good or bad day, when is cool or hot, when you are top shape or sick). Mental skills: ability to take in pain, ability to understand the value of hard work (nobody owes us anything, finishing the race is not owed to us), humility and perseverance.

A message to bring athletes closer to this 246km race? Humility is the most important trait from my point of view. Also, the importance of smiling and saying Thank You to all volunteers, crews, spectators, etc. It makes someone else happy and forces us to focus on positive instead of the negative we feel at times.

What did you discover about yourself in this experience? We all have a purpose in life, I believe running the Spartathlon is a huge part of mine (also see the facebook post with more details about the influence over the years).

A word or phrase that helped you believe until the end of the race? I used the “Spiritual Training PDF” to keep my mind positive.Next goals and dreams to realize?Run it again next yea

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