
Da anni, Aurelio De Laurentiis sogna un Stadio Diego Armando Maradona senza pista d’atletica. Il presidente del Napoli ha più volte manifestato la volontà di eliminare le corsie che separano gli spalti dal campo, con l’obiettivo di avvicinare i tifosi e rendere l’impianto più simile a quelli moderni dedicati esclusivamente al calcio.
La questione, però, non è semplice. La pista d’atletica, sebbene poco utilizzata, rappresenta un elemento storico e funzionale per la gestione dell’impianto. I fondi destinati alla manutenzione dello stadio provengono da risorse pubbliche, e quindi anche dal mondo dell’atletica, che ha sempre rivendicato il diritto di usufruire di strutture adeguate.
La lotta tra calcio e atletica all’interno degli stadi italiani è un tema ricorrente. Molti impianti, nati come polifunzionali, hanno progressivamente abbandonato la pista per favorire il calcio, sport economicamente più redditizio. Tuttavia, la rimozione della pista al Maradona richiederebbe investimenti ingenti e un accordo tra Comune e società, con il rischio di escludere definitivamente l’atletica da uno degli impianti più iconici della città.
Il Comune di Napoli ha recentemente presentato un piano di restyling che prevede proprio l’eliminazione della pista, oltre alla creazione di skybox e aree commerciali. De Laurentiis ha già ricevuto il masterplan e il dialogo con il sindaco Manfredi è in corso per definire i dettagli dell’operazione. Se l’accordo non dovesse concretizzarsi, il Comune potrebbe cercare fondi alternativi per procedere autonomamente.
La partita è ancora aperta, e il futuro del Maradona dipenderà dalle scelte politiche e finanziarie che verranno prese nelle prossime settimane. Riuscirà De Laurentiis a realizzare il suo progetto, o l’atletica manterrà il suo spazio all’interno dello stadio? La risposta arriverà presto.