
Iten, la città simbolo dell’atletica mondiale, è finita nuovamente sotto i riflettori, ma questa volta non per i suoi successi sportivi. Le autorità antidoping del Kenya (ADAK), in collaborazione con la Direzione delle indagini criminali (DCI), hanno portato alla luce un traffico clandestino di sostanze dopanti, segnando un duro colpo contro l’uso illecito di farmaci per il miglioramento delle prestazioni.
L’operazione ha portato all’arresto di un cittadino indiano trovato in possesso di un pacco contenente vari prodotti proibiti, tra cui ormone della crescita umano (HGH), meldonium e mannitolo. Queste sostanze sono già note nel mondo dello sport per il loro impatto sulla performance e per essere state al centro di numerosi casi di doping.
Secondo le autorità, la scoperta di strumenti per la somministrazione endovenosa – tra cui sacche, siringhe e aghi, alcuni dei quali già utilizzati – suggerisce pratiche di doping sistematico. Questo episodio ha alimentato preoccupazioni sulla possibile esistenza di reti più ampie di distribuzione, con connessioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini del paese.
L’ADAK ha ribadito il proprio impegno a contrastare l’uso di sostanze proibite, sottolineando che il doping non solo mina l’integrità dello sport, ma rappresenta anche un rischio concreto per la salute degli atleti. La città di Iten, riconosciuta come centro di eccellenza per la preparazione dei maratoneti d’élite, ora si trova a dover affrontare un problema che rischia di intaccarne la reputazione.
Con centinaia di atleti keniani già sanzionati per violazioni antidoping negli ultimi anni, le autorità stanno intensificando gli sforzi per garantire un ambiente sportivo pulito e giusto. Le indagini proseguiranno per identificare eventuali clienti e reti coinvolte nel commercio illegale, in linea con le normative nazionali e internazionali contro il doping.
Questo episodio rappresenta un nuovo capitolo nella battaglia contro il doping nello sport, evidenziando l’importanza di una vigilanza costante per preservare l’etica e la salute degli atleti.