
James Mwangi Wangari è l’ultimo atleta keniota a ricevere una sospensione provvisoria dall’Athletics Integrity Unit (AIU).
Mwangi Wangari è stato incriminato dall’AIU per la presenza o l’uso di una sostanza proibita, il norandrosterone, (uno steroide anabolizzante) che si trova ovviamente nell’elenco vietato dell’Agenzia mondiale antidoping.
Si tratta di una seconda sanzione per Mwangi Wangari, squalificato per quattro anni nel 2017 per la presenza o l’uso di testosterone, come riportato da Athletics News.
Mwangi Wangari, 28 anni, ha ottenuto il suo record personale alla Mezza Maratona di Copenaghen 2016, che ha vinto in 59 minuti e 7 secondi, mentre ha anche trionfato nella Mezza Maratona di Milano nello stesso anno.
Secondo il sito web dell’AIU, Mwangi Wangari era uno dei sei atleti kenioti a cui sono state scontate sospensioni provvisorie nel 2022.
Particolare preoccupante è quello che riguarda quanto riferisce l’ AIU, cioè riferisce che 54 atleti kenioti stanno scontando divieti! Un numero decisamente impressionante.
Con questi numeri, sembra sia stata del tutto inutile la tanto acclamata visita in Kenya all’inizio di questo mese del presidente di World Athletics Seb Coe, il quale, nell’occasione ha dichiarato che non vi era “alcun segnale” che facesse pensare ad un doping sponsorizzato dallo stato nell’atletica keniota…!
D’ altra parte il Kenya rimane una delle sette nazioni di categoria A classificate dall’AIU ad avere il più alto rischio di doping.
Va ricordato infine che il fenomeno ha colpito anche campioni del calibro di Diana Kipyokei e Lawrence Cherono, entrambi ex vincitori della maratona di Boston, tutt’ora squalificati.