
Il maratoneta brasiliano Daniel do Nascimento, considerato il più veloce della storia sudamericana, è stato sospeso per cinque anni dopo essere risultato positivo a tre steroidi anabolizzanti. La violazione risale a un periodo precedente ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
L’Athletic Integrity Unit (AIU) ha ufficializzato mercoledì la sanzione, escludendolo dalle Olimpiadi di Parigi 2024 e impedendogli la partecipazione anche a Los Angeles 2028. Do Nascimento, 26 anni, ha raggiunto il suo miglior tempo nel 2022, chiudendo la Maratona di Seul in 2:04:51, un record per un corridore nato fuori dall’Africa.
Sempre nel 2022, ha conquistato l’ottavo posto ai Campionati mondiali di atletica leggera di Eugene, attirando l’attenzione per aver dominato la maratona di New York per oltre 32 chilometri prima di collassare. Il brasiliano aveva già rappresentato il suo paese alle Olimpiadi di Tokyo 2020, senza però riuscire a concludere la gara.
Grazie al tempo ottenuto a Seul, si era qualificato per i Giochi di Parigi, ma nel luglio 2024 due campioni prelevati durante un allenamento a Rio de Janeiro hanno rivelato la presenza di drostanolone, metenolone e nandrolone, sostanze vietate dall’Agenzia Mondiale Antidoping. L’AIU, riscontrando prove chiare dell’uso di più sostanze proibite, inizialmente aveva stabilito una squalifica di sei anni, poi ridotta a cinque dopo l’ammissione della violazione da parte dell’atleta.
Conosciuto come “Danielzinho” e seguito da oltre 83.000 utenti su Instagram, il corridore brasiliano potrà tornare alle competizioni dopo il trentesimo compleanno. Da luglio 2024, mese in cui il suo team ha diffuso un comunicato sui fatti, non ha più pubblicato post pubblici.
Il comunicato sottolineava che nei mesi precedenti l’atleta si era sottoposto a controlli antidoping senza irregolarità fino alla scoperta del 4 luglio. Il team ha inoltre espresso preoccupazione per il suo stato mentale, definendo questa vicenda “la sfida più ardua della sua carriera e della sua vita”.