16 Giugno 2025

Martedì 10 giugno, presso la sede romana della società di consulenza, ha avuto luogo il quarto appuntamento con l’eastwest Coffee, una tavola rotonda periodica presieduta da Giuseppe Scognamiglio, diplomatico e docente di scenari geopolitici alla LUISS. L’eastwest Coffee, che ha già ospitato figure come Giovanni Malagò, Carlo Calenda, Maurizio Tarquini e Alessandro Onorato, ha questa volta acceso i riflettori sul rapporto tra sport, giovani e sviluppo, con ospite d’onore il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha condiviso la sua visione su come lo sport possa rappresentare una leva di crescita non solo per le nuove generazioni, ma anche per il sistema Paese. 

Attorno a lui, una platea selezionata di esperti e protagonisti del mondo istituzionale, imprenditoriale e accademico, ciascuno portatore di una visione concreta e complementare.
Laura Egoli (MAECI) ha posto l’accento sulla diplomazia formativa come chiave per lo sviluppo delle competenze globali; Joerg Eberhart (ITA Airways) ha condiviso il valore della mobilità internazionale per l’apertura delle nuove generazioni; Ernesto Albanese (CampusX) ha sottolineato il ruolo dello student housing come spazio educativo e inclusivo; Maria Cristina Pisani (Consiglio Nazionale dei Giovani) ha rilanciato il bisogno di politiche partecipative che parlino davvero ai giovani.
Nicola Cerbino (Università Cattolica e Policlinico Gemelli) ha ribadito l’importanza dell’informazione responsabile; Claudio Tesauro (Save the Children Italia) ha ricordato il legame tra accesso allo sport e diritti dell’infanzia; Susanna Tradati (Nemesi Architects) ha proposto una visione urbana sostenibile; Claudia Golinelli (EGA Worldwide) ha illustrato come gli eventi possano attivare capitale sociale nei territori; Francesc

Nel suo intervento di apertura, il Ministro Abodi ha richiamato la portata storica del recente inserimento dello sport nell’articolo 33 della Costituzione. Da qui l’esigenza di ottenere servizi concreti e opportunità diffuse, garantendo l’accesso a tutti all’attività motoria, e valorizzando lo sport come leva educativa, sociale ed economica. Come si legge dal report 2024 dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e di Sport e Salute oggi, lo sport è un vero e proprio comparto economico di primo piano: nel 2023 la filiera sportiva ha generato un valore aggiunto di 26,2 miliardi di euro, pari all’1,4% del PIL nazionale, con una crescita annua del +9,4%, occupando oltre 425.000 lavoratori.

Tuttavia, nonostante questi numeri, l’Italia resta uno dei Paesi più sedentari dell’OCSE: oltre il 91% dei ragazzi tra 11 e 15 anni non pratica sufficiente attività fisica. Inoltre, esistono migliaia di strutture sul territorio che rimangono spesso sottoutilizzate per mancanza di dialogo con le istituzioni locali. 

Per combattere la sedentarietà e rendere “lo sport per tutti”, Abodi ha illustrato il piano infrastrutturale del proprio dicastero: 45 milioni di euro del PNNR sono stati stanziati per la realizzazione di 1.548 playground nei comuni del Mezzogiorno sotto i 10.000 abitanti. Sul fronte della rigenerazione urbana, sulla base del modello Caivano sono in corso o in avvio lavori a Rozzano (MI), Orta Nova (FG), Rosarno e San Ferdinando (RC), e nei quartieri San Cristoforo di Catania, di Alessandrino-Quarticciolo di Roma, Scampia-Secondigliano di Napoli e Borgonuovo di Palermo. Per rendere lo sport accessibile a tutti, per le famiglie meno abbienti sono stati elaborati degli strumenti come “Dote Famiglia”, che eroga 300 euro per figlio (fino a tre) ai nuclei con ISEE sotto i 15.000 euro. 

Tra i progetti attivi del dicastero figurano tra gli altri “Sport e Periferie 2025”  per favorire lo sviluppo e l’adeguamento di infrastrutture sportive e consentire l’inclusione sociale, il benessere e la coesione delle comunità locali, e Sport di Tutti, per la realizzazione di presidi in aree di disagio sociale e a rischio emarginazione, progetti di inclusione, attività negli istituti di pena, anche minorili, e interventi per la sistemazione di aree attrezzate destinate all’attività motoria nei parchi urbani.

Inoltre, sono stati attivati 170 Spazi Civici di Comunità su tutto il territorio nazionale per contrastare povertà educativa, abbandono scolastico e creare momenti di aggregazione e svago attraverso la pratica sportiva.

Il cambiamento, infine ha evidenziato il Ministro deve partire dalla scuola.  A testimonianza di ciò il ritorno dei Giochi della Gioventù con oltre 100.000 studenti coinvolti e il protocollo sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione per l’apertura pomeridiana delle palestre scolastiche. Per quanto riguarda la Dual Career Studente-Atleta il dpcm ha nell’ottica anche il riconoscimento dei crediti sportivi.

Lo sport è stato anche al centro di una riflessione sul suo ruolo di soft power, in vista di appuntamenti strategici come i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026, l’America’s Cup 2027 a Napoli e Euro2032, organizzato insieme alla Turchia.

Il dibattito ha evidenziato l’urgenza di rafforzare le sinergie pubblico-private e di promuovere progetti condivisi, capaci di colmare i divari territoriali e valorizzare tecnologie digitali e formazione online per gli operatori. 

L’incontro, arricchito dagli interventi degli ospiti – ciascuno portavoce delle proprie eccellenze di settore – ha tracciato un percorso condiviso per rendere lo sport strumento di inclusione, salute e sviluppo economico.

Ufficio Stampa eastwest

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