11 Novembre 2024

Nell’ambito dei Campionati Mondiali di Skyrunning, sabato 7 settembre 2024 si è svolta a Soria, in Spagna, la prova SkyUltra di 70 km con dislivello positivo di 4.350m.

Tra le donne ha vinto Giulia Marchesoni in 8h38’10”, precedendo la giapponese Honoka Akiyama 8h43’03” e la spagnola Gemma Arenas 8h48’54”.

Tra gli uomini ha vinto l’italiano Cristian Minoggio 6h53’44”, precedendo lo spagnolo Jesus Gil 7h21’29” e il giapponese Shoma Otagiri 7h28’01”.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Giulia Marchesini (U.S. Carisolo – Salomon Italia) attraverso risposte ad alcune mie domande prima dei Campionati Mondiali.

La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? La mia gara di casa la Vigolana the Race…vincerla è stata per me l’emozione più grande.

Giulia ha vinto la “Vigolana The Race” nel 2023 e domenica 1° settembre 2024 ha rivinto la sua gara di casa di 20 km 1700 D+ in 2h36’27”, precedendo Anna Santini 2h53’24” e 

Ingrid Demanega 3h04’05”. Il vincitore assoluto è stato Francesco Zorzi 2h16’31”, precedendo Simone Turrini 2h17’39” e Andrea Pozzer 2h18’24”.

Il tuo vissuto prima, durante, dopo una gara? Il giorno prima di una gara ho un po’ i miei riti (sempre una corsetta tranquilla-mangio sempre le stesse cose-a nanna presto), il momento in cui mi agito è quella pre partenza dove i minuti sembrano non passare mai. Poi una volta partiti cerco di divertirmi e godermi quelle ore sui sentieri. Dopo la gara mi piace fare un po’ di festa con gli amici.

Come ti definisci atleticamente? Corro per la gioia che provo quando corro in montagna…quando non sarà più una gioia smetterò.

Si è capito che per Giulia è una grande gioia correre ed è sempre festa dopo la gara, in quanto riesce a fare prestazioni eccellenti, vincendo gare e addirittura vincendo un titolo mondiale ultra. Gran bella soddisfazione per chi piace quello che fa, uno sport di fatica in montagna ma con passione e motivazione.

Hai sperimentato il limite nelle tue gare? Il limite credo di non averla mai sperimentato (proprio oggi al trofeo Kima ho visto gente portata via in barella perché non stava più in piedi). Credo che cercherei di fermarmi prima di ridurmi così.

Purtroppo, a tutto c’è un limite, si può osare ma senza strafare, bisogna conoscersi bene, fare tanta esperienza, avvalersi di professionisti esperti da punto di vista dell’allenamento fisico e mentale, alimentazione e l’attrezzatura adeguata.

La tua gara più estrema o più difficile? La gara più dura per me è stata la Maremontana 55km perché non avevo mai provato una distanza così lunga e gli ultimi 10km mi sono sembrati infiniti.

Alquanto sbalorditivo e sorprendente, Giulia all’esordio di una gara durissima di ultratrail di 55km, la porta a termine 6h46’12” e comunque si classifica quinta donna dietro atlete di livello nazionale, preceduta da Martina Chialvo  6h41’31”, Chiara Giovando 6h28’16”, Giuditta Turini, 6h24’53” e la vincitrice Camilla Magliano 6h18’16”.  

Successivamente va oltre con titolo di campionessa SkyUltra 70km, fenomenale.

Sogni realizzati e da realizzare? Il mio sogno era di indossare la maglia azzurra almeno una volta nella vita e si è realizzato perché a settembre parteciperò ai mondiali di Sky running in Spagna.

Un sogno Ultra, oltre a rappresentare l’Italia in punta di piedi in un Campionato Mondiale SkyUltra, si permette di arrivare davanti a tutte le donne del mondo, ottimo, sembra che per Giulia il meglio debba ancora avvenire con gioia.

Ti ispiri a qualcuno? Seguo tanti atleti ma non credo di ispirarmi a nessuno in particolare.

Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? La mia famiglia mi segue sempre alle gare quando riesce e per me è un’emozione grandissima! Di fan non credo di averne mentre i miei colleghi non sanno molto di me…sono molto riservata

Dopo questo titolo, credo che giulia avrà qualche fan e i colleghi verranno a sapere qualcosa in più di lei.

Cosa dà e cosa toglie lo sport? Lo sport a me da tutto! È la mia più grande passione…il mio ossigeno! Sicuramente mi toglie un po’ di vita sociale…ma non mi pesa.

A volte lo sport è vitale per chi lo pratica con forte passione, è un bene di prima necessita, come bere e mangiare.

Che significato ha per te un podio o una sconfitta? Il podio per me è il successo più grande! Ogni volta è un’emozione. Ma non sono una persona che se la prende per le sconfitte…magari ci resto un po’ male all’inizio ma poi cerco di imparare dai miei errori.

In effetti sempre si apprende da errori ed esperienza, Giulia l’ha dimostrato dopo la Maremontana, facendo cose straordinarie al campionato del mondo successivo, ben vengano sconfitte se poi si riesce a fare cose straordinarie.

Quali sono gli ingredienti del successo? Gli ingredienti del successo: passione, sorriso e costanza!

Infatti, prima di ogni allenamento è importante avere tanta passione altrimenti è solo fatica e sacrificio, e il sorriso è sempre vincente per se stessi ed è contagioso e salutare non solo per se stessi ma anche per gli altri.

Segui un piano di allenamento, programmi gli allenamenti? Negli anni ho imparato un po’ a gestirmi e programmarmi io stessa gli allenamenti. Cerco di ascoltare molto il mio corpo.

Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più importanti sono quelli che precedono una gara importante.

È importante conoscersi bene e sapere ascoltare il proprio corpo, dopodiché si punta a una gara importante programmando allenamenti importanti, specifici e mirati che prevedano anche simulazioni di gare o parti di esse.

Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? La determinazione…che spesso nella vita di tutti i giorni mi manca.

Quando si ottengono grandi risultati dovuti a forte determinazione ci si rende conto che tutto si può trasferire anche nella vita quotidiana, tutto può diventare più gestibile, accettabile, fattibile, superabile.

Eventuali aneddoti divertenti, tristi, bizzarri? Prima di ogni gara io e il mio compagno abbiamo un piccolo rituale…e in fine lui mi dice ‘vola Giulia’ e io non vedo l’ora di volare!

C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Sicuramente il mio compagno è il mio più grande sostenitore…senza di lui sarebbe dura…

Ritieni utile lo psicologo nello sport? Credo che il mio psicologo sia il mio compagno .

Sembra che Giulia sia in una botte di ferro con tanta passione per il suo sport e un compagno che la sostiene, consiglia, supporta.

Matteo SIMONE

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