(da comunicato stampa organizzatori)
Di record in record. Grosseto si conferma capitale dell’atletica e si prepara a ricevere per la terza volta consecutiva gli Italian Open Championship, il meeting internazionale di atletica leggera paralimpica, organizzato da Fispes e Atletica Grosseto Banca della Maremma. Se nella passata edizione i numeri avevano dato ragione a questo tipo di evento, con 340 atleti in rappresentanza di 31 nazioni e due record del mondo, l’appuntamento fissato dal 12 al 14 giugno parte con presupposti ancor più interessanti. Saranno infatti 475 gli atleti provenienti da 38 nazioni di tutto il mondo, con 143 italiani ai nastri di partenza che andranno a caccia del titolo tricolore.
«Questa manifestazione è la dimostrazione ulteriore di come la nostra impiantistica sia all’altezza dei grandi eventi sportivi – dichiara il vicesindaco e assessore allo sport di Grosseto, Paolo Borghi -. I numeri sono ancora una volta importanti in questa edizione, per questo motivo c’è grande soddisfazione da parte nostra. Ci vogliamo far trovare pronti e sono ben contento degli investimenti fatti, alla faccia di chi sostiene che spendiamo troppo nello sport. Questi sono investimenti per il futuro, che danno visibilità alla nostra realtà. Sono semi che gettiamo anche per i cittadini del futuro».
Sulla stessa linea il presidente Fidal Alfio Giomi che rinforza il concetto: «Un investimento da 10 sullo sport, vale 1000 in termini di salute, in ottica prevenzione prima ancora che cura. Per il resto i risultati ottenuti ci rendono orgogliosi, ormai faccio parte di una squadra che in questi 30 anni ha fatto sì che ci fosse una cultura sportiva in grado di consentire a Grosseto di ospitare questo tipo di evento».
Presentato anche il logo ufficiale della manifestazione, ideato a Piero Gratton, ispirato a un gioco di colori e simboli che si sviluppano intorno a un cerchio, rappresentazione stilizzata di una ruota di carrozzina e, in una visione più ampia, dell’atletica paralimpica. «Anche la città di Grosseto è diventata più bella nell’approccio allo sport per disabili – aggiunge Sandro Porru, presidente Fispes -. Una città accessibile e alla portata di tutti, con un’apertura agli “altri”. Sono veramente contento e fiducioso per il consuntivo che varrà fatto al termine di questa edizione»