21 Aprile 2025

Continua la nuova serie di articoli dell’amico Giuseppe Baguzzi, sempre preziosissimo, celebra gli atleti italiani che vestono la maglia azzurra, simbolo della Nazionale italiana, indipendentemente dal colore della pelle o dalle origini. Racconta le loro storie personali, le passioni e i sacrifici fatti per rappresentare il Paese. Attraverso le biografie della Fidal, emerge il lato umano degli atleti, descritti come “ragazzi della porta accanto,” e il senso di appartenenza che trasmettono ai tifosi, che li sostengono con entusiasmo nelle competizioni.

BOUIH YASSIN nasce a Reggio Emilia il 24 novembre del 1996.

I genitori marocchini si sono trasferiti dalla zona di Casablanca trovando lavoro a Torino e poi in Emilia. Yassin non aveva mai frequentato un campo sportivo, fino a quando nel 2009 il tecnico reggiano Paolo Gilioli non gli ha consigliato di provare e avrebbe preferito cimentarsi nello sprint, ma il suo talento da mezzofondista si è presto rivelato promettente. Una sorpresa il suo primo successo tricolore da allievo nei 1000 metri indoor. Nel 2014 ha vinto l’oro europeo juniores a squadre di cross, nel 2016 quello under 23. Dall’ottobre 2015, arruolato nelle Fiamme Gialle, si è allenato a Castelporziano con Vittorio Di Saverio che ha cominciato a seguirlo nel maggio di quell’anno. Nell’autunno 2018 è passato sotto la guida di Luciano Gigliotti a Modena e quindi nell’estate 2019 a Trento con Massimo Pegoretti, poi nell’autunno 2021 è tornato a Reggio Emilia con Vehid Gutic. Dal 2022 si dedica anche ai 3000 siepi e ha vinto l’oro con la staffetta mista agli Europei di cross di Venaria Reale. Nel 2024 è sceso a 8:18.37 tra le barriere. Diplomato all’istituto tecnico (indirizzo relazioni internazionali). La sua grande passione è il canto: fin da piccolo con il beat-box (la riproduzione di suoni degli strumenti con la bocca), poi con il nome d’arte “Buio” ha iniziato a scrivere testi e pubblicare singoli.