
Sempre con notevole entusiasmo, prosegue la preziosa serie di articoli firmati dall’amico Giuseppe Baguzzi, un narratore instancabile e voce autorevole che racconta con passione le gesta degli atleti italiani. Questi racconti, sempre più amati dai lettori, non si limitano a celebrare le loro imprese sportive, ma mettono in luce l’aspetto più umano degli atleti, evidenziando come il vero spirito della Nazionale vada oltre il colore della pelle o le origini personali.
Gli articoli ci conducono nel cuore delle vite dei campioni azzurri, rivelando storie di sacrifici, impegno e grandi passioni. Giuseppe ci regala uno sguardo intimo su giovani uomini e donne che, con determinazione e umiltà, hanno superato ostacoli personali e sportivi per realizzare il sogno di rappresentare l’Italia. Attraverso le biografie della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), emergono immagini toccanti di atleti che, con dedizione, hanno saputo trasformare sfide in straordinarie opportunità.
DIAZ-HERNANDEZ ANDY nasce a L’Avana /Cuba) il giorno di Natale del 1995.
Bronzo olimpico di Parigi 2024 nel triplo, all’esordio in azzurro, e campione europeo indoor nel 2025. A otto anni la mamma Milagros lo ha portato al campo di atletica a L’Avana e si è subito appassionato seguendo l’esempio del cugino Osniel Tosca, classe 1984, triplista che nel 2007 si è piazzato quarto ai Mondiali ed è atterrato a 17.52. Da piccolo Andy ha trascorso un periodo alla scuola cubana di avviamento allo sport (Eide) per poi dedicarsi agli studi in elettronica ma nel 2012 ha ripreso l’attività con il coach Yoelbi Quesada, campione mondiale del triplo nel 1997. Ha sfiorato il podio iridato under 20 nel 2014 con il quarto posto, mentre nel 2017 ha superato per la prima volta i diciassette metri con 17.40 ed è stato settimo ai Mondiali. Si è migliorato fino a 17.63 nel 2021, frequentando nel frattempo il corso di laurea in scienze motorie, ma non ha potuto gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo a causa di un infortunio. Nel viaggio di ritorno ha lasciato la squadra cubana (evitando di rientrare a L’Avana…) per venire da solo in Italia dove ha contattato Fabrizio Donato, che ammirava per la longevità della carriera, e l’azzurro lo ha accolto a casa sua per un paio di mesi, prima di poterlo alloggiare e allenarlo nel centro sportivo di Castelporziano. Nel 2022, tesserato per la Libertas Unicusano Livorno e sotto la guida tecnica di Donato in collaborazione con Andrea Matarazzo, si è aggiudicato la finale di Diamond League a Zurigo con il personale di 17.70 battendo il campione olimpico e mondiale Pedro Pablo Pichardo. Ha ottenuto la cittadinanza italiana nel febbraio 2023 e ha debuttato nella stagione all’aperto con 17.80 ventoso (+2.6) al meeting di Doha, poi al Golden Gala di Firenze vincendo con 17.75 è riuscito a togliere il record italiano al suo allenatore e nella finale di Eugene ha messo a segno il suo secondo successo di fila nel circuito dei diamanti. È entrato in Fiamme Gialle nel febbraio 2024 e ha potuto indossare la maglia azzurra dal 1° agosto 2024 partecipando ai Giochi di Parigi dove ha conquistato il bronzo. Nel 2025 ha trionfato agli Europei indoor di Apeldoorn con 17.71 e poi ha messo al collo l’oro iridato ai Mondiali indoor di Nanchino con un favoloso 17.80, nuovo record italiano. Obiettivo? D’ora in avanti ‘caccia aperta’ ai 18 metri… Nel tempo libero si diverte a riparare apparecchi elettronici, ma la sua grande passione è soprattutto ballare.