16 Maggio 2025

Sempre con entusiasmo, prosegue la preziosa serie di articoli curata dall’instancabile Giuseppe Baguzzi, narratore appassionato e voce autorevole. Le sue storie, tanto apprezzate dai lettori, vanno ben oltre il semplice racconto delle imprese sportive: mettono in luce l’essenza umana degli atleti, ricordando che il vero spirito della Nazionale non si limita al talento, ma abbraccia valori profondi e universali.

Attraverso i suoi articoli, ci immergiamo nelle vite dei campioni azzurri, scoprendo storie di sacrificio, determinazione e passione. Giuseppe ci offre uno sguardo autentico e coinvolgente su giovani uomini e donne che, con coraggio e umiltà, hanno superato sfide personali e sportive per indossare con orgoglio la maglia azzurra. Le biografie della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) diventano così testimonianze vibranti di sportivi che, con dedizione, hanno trasformato difficoltà in straordinarie opportunità.

IHEMEJE EMMANUEL nasce a Carrara il 9 ottobre 1998.

Nato in Italia da genitori nigeriani, a quattro anni si è trasferito in provincia di Bergamo ed è cresciuto a Zingonia, nel comune di Verdellino. Ha giocato a calcio, come ala destra, ma a Treviglio ha cominciato a frequentare i centri giovanili dell’Atletica Estrada cimentandosi in tante specialità, anche il mezzofondo, con il tecnico Giulio Ferri prima di entrare nel gruppo di velocità e ostacoli allenato da Paolo Brambilla. Il primo podio tricolore da cadetto, terzo sui 300hs, e si è dedicato alle barriere per alcune stagioni. Alla fine del 2016 ha provato il salto triplo e all’esordio (14.99 indoor) ha realizzato subito il minimo per gli Europei U20 di Grosseto dove è stato finalista, al sesto posto: lì ha conosciuto, chiedendogli un selfie, il due volte iridato Teddy Tamgho che è diventato il suo coach per un paio di anni in cui ha vissuto a Reims, in Francia, arrivando a 16.28. All’inizio del 2020 è andato a Los Angeles, dove si era già spostata la famiglia, per studiare biologia alla California State University di Northridge, ma con difficoltà negli allenamenti a causa della pandemia. Poi l’approdo a Eugene, nell’università dell’Oregon con il tecnico Robert Johnson, e gli eccellenti risultati del 2021: titolo Ncaa al coperto con 17.26 (quasi un metro di progresso) e outdoor con 17.14, finale olimpica all’esordio in Nazionale assoluta. Nel 2022 ha confermato il successo nei campionati Ncaa indoor, mentre all’aperto si è piazzato secondo, prima del quinto posto ai Mondiali. Dall’autunno del 2022 ha scelto di tornare a Los Angeles per farsi seguire da Tyree Price, nel 2023 si è migliorato con 17.29 regolare e 17.47 ventoso e poi a novembre è passato sotto la guida di Edgar Lightbourne. Il primo nome all’anagrafe è Chiebuka, ma per tutti è Emmanuel. Vivace e socievole, tra le sue passioni ci sono i viaggi e lo shopping.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *