
Con energia e dedizione, continua la preziosa serie di articoli curata dall’instancabile Giuseppe Baguzzi, narratore appassionato e voce autorevole nel panorama sportivo. Le sue storie, amatissime dai lettori, non si limitano a raccontare le imprese atletiche, ma scavano nell’animo degli sportivi, rivelando che la grandezza della Nazionale non risiede solo nel talento, ma anche nei profondi valori che la caratterizzano.
Attraverso i suoi scritti, ci addentriamo nelle vite dei campioni azzurri, esplorando percorsi fatti di sacrificio, determinazione e passione. Giuseppe ci regala una prospettiva autentica e coinvolgente su giovani uomini e donne che, con coraggio e umiltà, hanno saputo affrontare e vincere le proprie battaglie, sportive e personali, per indossare con orgoglio la maglia azzurra. Le biografie della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) diventano così testimonianze vibranti di sportivi che, grazie alla loro dedizione, hanno trasformato ogni ostacolo in un’opportunità straordinaria.
JACOBS MARCELL nasce a El Paso (Texas) il 26 settembre 1994.
Campione olimpico dei 100 metri a Tokyo con il record europeo migliorato due volte: 9.80 in finale dopo il 9.84 della semifinale. Oro anche con la staffetta 4×100 insieme a Patta, Desalu e Tortu (37.50, record italiano). Campione del mondo indoor dei 60 metri nel 2022 superando anche a Belgrado il record europeo con 6.41 e poi ad agosto campione europeo dei 100 a Monaco di Baviera. Nel 2021, prima delle Olimpiadi, era già diventato primatista italiano dei 100 (9.95 in maggio a Savona) e campione europeo indoor dei 60 a Torun con il record nazionale di 6.47. È nato negli Stati Uniti, a El Paso: la mamma, sposata con un texano, è tornata in Italia quando Marcell era ancora piccolo. Da ragazzo ha praticato prima il basket, seguendo le orme paterne, e il calcio. A dieci anni si è lasciato tentare dallo sprint e ha cominciato a frequentare la pista di Desenzano del Garda (Brescia) con Adriano Bertazzi e poi con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars. Per mettere a frutto le sue doti di velocità, a partire dal 2011 ha provato il lungo e nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, ha migliorato (7.75) il record italiano juniores indoor che resisteva dal 1976. Ha superato gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova. A settembre di quell’anno è passato sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia. Nel 2016 ai tricolori promesse di Bressanone ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8) mentre nel 2017 si è inserito al terzo posto nelle liste nazionali all-time al coperto con 8.07. Dopo un problema al ginocchio, è tornato nel 2018 come sprinter con 10.08. Dall’autunno 2018 si è trasferito a Roma. Nel 2019 è rientrato dopo due anni in gara nel lungo (8.05 indoor) ed è sceso a 10.03 sui 100 metri, terzo azzurro di ogni epoca, prima di siglare ai Mondiali di Doha il primato italiano con la staffetta 4×100 (38.11). Nel 2021 si è migliorato più volte nei 60 indoor fino all’oro europeo e poi si è impadronito del record dei 100 metri, secondo italiano di sempre sotto i 10 secondi, prima dei trionfi olimpici. Nel 2023 ha conquistato l’argento nei 60 agli Europei indoor e nella 4×100 ai Mondiali prima di cambiare tecnico scegliendo Rana Reider a Jacksonville, in Florida (Usa) che lo allena tutt’ora. Ha tre figli: Anthony e Meghan, avuti dalla compagna Nicole, e Jeremy, da una precedente relazione.