5 Dicembre 2024

Il Kenya, la cui reputazione è stata gravemente danneggiata da casi di violenza domestica, omicidi, estorsioni di atleti e manomissioni di test antidoping, nonché da un enorme scandalo doping decennale, sarebbe sul punto di essere dichiarato non conforme dalla legge Agenzia mondiale antidoping (WADA).

Il governo ha deciso di tagliare il bilancio dell’Agenzia antidoping (ADAK) da 288 milioni di scellini a 20 milioni di scellini. L’ADAK rischia uno sfratto dalla sua sede per non aver pagato l’affitto per tre mesi.

L’ADAK è stata creata nel 2016 per salvare il Paese dalla potenziale esclusione dalla GU di Rio de Janeiro del 2016.

Il problema del Kenya non è legato al doping sistematico come è avvenuto in Russia, ma al libero accesso ai prodotti dopanti per migliorare le prestazioni sportive. Gli atleti molto poveri cercano di sfuggire alla povertà. La motivazione è alta, poiché i premi in denaro delle competizioni internazionali possono far uscire gli atleti dalla povertà.

Nel 2022, la Federazione keniota di atletica leggera (Athletics Kenya) ha evitato una sospensione minima di due anni dopo che il governo ha investito nel programma antidoping.

Sebastian Coe, presidente della World Athletics, ha dichiarato: “Nel corso di un anno, il 40% di tutti i risultati positivi registrati nell’atletica mondiale si sono verificati in Kenya”.

Coe ha aggiunto: “Ciò finanzierà più persone, più test, più ricerca e rafforzerà sicuramente i programmi educativi già completi in atto. L’Unità per l’integrità dell’atletica continuerà a lavorare a stretto contatto con il Kenya per attuare il piano e contribuire a promuovere progressi e risultati. Ma ricostruire… Continua a leggere

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