
Una notte problematica ha scosso la spedizione italiana agli Europei indoor di Apeldoorn, lasciando un segno indelebile sulle prestazioni degli atleti del getto del peso. Il favorito Leonardo Fabbri, reduce da una stagione trionfale e con un biglietto da visita da 21,95 metri, è stato clamorosamente eliminato nelle qualificazioni, fermandosi a un misero 19,72 metri e la mancanza di notizie a riguardo non fa altro che aumentare le allusioni.
“Stanotte è successo qualcosa, preferisco non parlarne”, ha dichiarato Fabbri ai microfoni della Rai, con il volto segnato dalla delusione. “Spero solo che questa notte difficile mi serva da lezione”. Un velo di mistero avvolge le sue parole, scatenando un vortice di speculazioni tra tifosi e addetti ai lavori.
A far eco al suo compagno di squadra, Nick Ponzio, qualificato a fatica per la finale con un lancio di 20,24 metri, ha definito la notte appena trascorsa “a rough night” (una notte difficile) in un post sui social, senza fornire ulteriori dettagli. La coincidenza delle loro dichiarazioni fa pensare a un evento traumatico avvenuto nella “Casa Italia” di Apeldoorn, la base degli azzurri, che ha influenzato negativamente le loro prestazioni.
Ma cosa è successo realmente? Il silenzio è assordante. Nessuna comunicazione ufficiale ha chiarito se si sia trattato di un problema logistico (come rumori molesti o disagi legati all’alloggio) o di un evento più personale che ha turbato profondamente gli atleti oppure un evento esterno. Fabbri, visibilmente scosso, non è riuscito a ritrovare la concentrazione necessaria per esprimere il suo potenziale, mentre Ponzio, pur provato dalla nottata, ha centrato a stento l’obiettivo della qualificazione.
Zane Weir, l’altro italiano in gara, ha staccato il pass per la finale senza menzionare alcuna difficoltà notturna, alimentando ulteriormente il mistero.
L’eliminazione di Fabbri, dominatore della scena internazionale in questa stagione, rappresenta un duro colpo per le ambizioni italiane. Ora, tutte le speranze sono riposte in Ponzio e Weir, chiamati a riscattare questa giornata da incubo. Ma il “giallo” della notte di Casa Italia continua a tenere banco. Un banale imprevisto o un evento più grave? Il mistero si infittisce.