
Negli ultimi anni, il numero di corridori che muoiono durante maratone e mezze maratone sembra essere in aumento. L’ultimo drammatico episodio è avvenuto in Kazakistan, durante la Mezza Maratona di Almaty, dove due partecipanti hanno tragicamente perso la vita: un anziano e un ragazzo di 21 anni.
Secondo quanto riportato dagli organizzatori della gara, che includeva diverse distanze, tra cui la maratona completa e una corsa di 10 km, i servizi medici d’emergenza non sono riusciti a salvare i due atleti. L’anziano, corridore abituale dal 2021, si è sentito male poco dopo aver superato il primo chilometro di gara. Sebbene l’ambulanza sia arrivata rapidamente, non c’è stato nulla da fare. Il 21enne, che aveva già partecipato a diverse competizioni popolari, ha perso conoscenza al 16° chilometro e non è sopravvissuto all’attesa dei soccorsi.
Un fenomeno sempre più frequente
La morte di atleti durante eventi podistici non è un fenomeno isolato. Negli ultimi anni, diversi episodi simili si sono verificati in varie maratone internazionali. Questi tragici eventi accendono un dibattito sulla sicurezza delle competizioni di lunga distanza e sulle precauzioni necessarie per ridurre i rischi per i partecipanti.
Gli esperti sottolineano come la preparazione fisica, l’età e le condizioni di salute dei corridori siano fattori determinanti nella prevenzione di incidenti fatali. Tuttavia, anche l’organizzazione delle gare, la presenza di adeguati servizi medici lungo il percorso e una maggiore sensibilizzazione sui segnali di pericolo giocano un ruolo cruciale.
Come rendere le gare più sicure?
Di fronte a questa triste realtà, alcune maratone stanno adottando misure preventive, come controlli sanitari più rigorosi per gli iscritti, la distribuzione di linee guida per il monitoraggio della propria salute durante la gara e l’implementazione di punti di soccorso più frequenti.
La corsa è una passione che unisce milioni di persone nel mondo, ma la sicurezza deve essere sempre la priorità. Serve maggiore consapevolezza, più prevenzione e un impegno collettivo affinché eventi sportivi tanto amati non si trasformino in tragedie.
Bisogna scoprire le cause, un fisico in salute non muore a causa di una maratona o maratonina Ho strani sospetti
Noi che correvamo senza certificato medico o visita..ci si iscriveva alla gara e via di corsa..eravamo un altra Generazione..mai sentito dire uno morto per infarto fine anni 60 inizi anni 70….Alex..
Complimenti x questi riconoscimenti agli atleti