28 Marzo 2025

Il Kenya è nuovamente al centro di una bufera, con nuove accuse di doping e, soprattutto, di falsificazione dell’età degli atleti. Un problema, quello dell’età, che affligge da tempo il mondo dello sport africano, con giovani talenti che sbarcano in Europa con documenti falsi.

Sotto inchiesta 34 atleti, inclusi alcuni olimpionici

Il quotidiano ‘Daily Nation’ ha rivelato, che la World Athletics sta indagando su 34 atleti kenioti, tra cui alcuni olimpionici, accusati di aver falsificato la propria età. La federazione keniota ha confermato di aver fornito i nomi, attualmente al vaglio delle autorità. Le indagini sono in corso dal 2016 e quattro atleti sono già stati esclusi dai Mondiali Under 20 di Lima.

“La falsificazione dell’età è peggiore del doping”

Queste le parole di Korir, che sottolinea come la falsificazione dell’età coinvolga un intero sistema e non solo il singolo atleta. Un problema che mina alla base l’integrità dello sport e che richiede controlli più accurati, come richiesto all’Unità di integrità atletica (AIU).

Un problema noto da tempo

Già qualche mese fa, Athletics Kenya aveva lanciato un allarme ai propri membri, preoccupati per i crescenti casi di frode sull’età, portati all’attenzione della federazione da World Athletics e AIU.

Le conseguenze

Se le accuse dovessero essere confermate, il Kenya rischierebbe gravi sanzioni da parte delle istituzioni sportive internazionali, con possibili ripercussioni sulla partecipazione degli atleti kenioti alle competizioni.

La lotta per la trasparenza

Questa vicenda mette in luce la necessità di maggiori controlli e di una lotta più efficace contro il doping e la falsificazione dell’età nel mondo dello sport, per garantire competizioni leali e trasparenti.