Lunedì 10 settembre 2024 – Giusy Versace è appena rientrata in Italia dopo essersi immersa nella magica atmosfera della Paralimpiade di Parigi, nella duplice veste di atleta e vicepresidente della 7a Commissione Istruzione, Cultura e Sport del Senato. Una visita che ha permesso alla Versace di ritrovare amici, un ambiente a lei molto caro e di stringere importanti rapporti istituzionali.
EMOZIONI ”E’ stata una Paralimpiade eccezionale sotto ogni punto di vista, che mi ha permesso di respirare emozioni fortissime, a tratti anche nostalgiche, e di rivivere quell’adrenalina che solo chi ha fatto sport conosce. Durante la finale dei 100 metri donne era come se fossi anch’io accovacciata sui blocchi di partenza al fianco delle mie amiche Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto. con le quali nella mia carriera ho condiviso diversi momenti. Con Martina ho cominciato a correre nel 2010 quando i giornali iniziavano ad interessarsi a noi, perché c’era un certo Oscar Pistorius che era riuscito ad accendere i riflettori sulle nostre vite e sul nostro mondo. Ricordo il nostro primo Campionato Italiano a Imola, le tante trasferte a europei e mondiali, le lacrime, le risate, a volte la rabbia e la delusione, ma anche l’euforia di vivere ogni volta un’esperienza nuova, che ci ha permesso ad entrambe di crescere e conoscere altre realtà, incrociare le nostre vite con quella di altri atleti, con cui negli anni abbiamo stretto anche rapporti personali. Ho gioito quando ho potuto cantare l’inno di Mameli per l’oro di Martina e ho avuto molta paura al momento della caduta di Ambra e Monica. Ero proprio sul rettilineo finale a tifarle, quando le ho viste cadere a pochi metri dal traguardo e mi sono dispiaciuta moltissimo, perchè anch’io sono caduta durante un Europeo e so bene quanto sia pericoloso e difficile gestire quei momenti con addosso le lingue in carbonio. Sono felice che Monica, alla fine, sia riuscita a portare a casa il bronzo perché se lo meritava e ad Ambra ho dato un forte abbraccio alla fine delle gare, perché so quanto fa male perdere cosi. Lei ha una forte determinazione ed è giovanissima, per cui avrà modo di reagire presto. In conclusione, la Cerimonia di Chiusura è stata una vera festa celebrata con la pioggia ma anche forti emozioni, giochi di luci, stadio gremite con 80mila persone e poi la musica che ci ha fatto ballare e sognare”.
SVOLTA CULTURALE ”E’ stata un’edizione che, a mio avviso, apre una nuova epoca e segna un punto di svolta importante nella storia delle Paralimpiadi. Non avevo mai visto stadi e palazzetti così pieni di gente e l’entusiasmo che si respirava in città era davvero unico. Anche in Italia il servizio reso da Rai2 non ha precedenti, garantire la messa in onda dei Giochi Paralimpici H24 con dirette, servizi e approfondimenti di ogni tipo, avrà sicuramente contribuito ad avvicinare un pubblico nuovo e forse anche acceso l’entusiasmo a qualche giovane con disabilità che inizierà a cullare la voglia di riscattarsi attraverso lo sport. Ho notato il cambio culturale e il miglioramento avvenuto negli ultimi 15 anni e mi sento di ringraziare la Rai per questa grande attenzione che non era scontata”.
MAGNIFICA ITALIA ”Rivolgo i miei più sentiti complimenti a tutti gli atleti e i tecnici che hanno fatto grande l’Italia, regalandole una straordinaria pioggia di medaglie, ma soprattutto rivolgo i miei complimenti al presidente Luca Pancalli, che ho avuto modo di incontrare a ‘Casa Italia’ e a tutto il Comitato Italiano Paralimpico, tutti i tecnici e le federazioni per l’enorme lavoro svolto in questi anni di gestione, crescita e coordinamento di una movimento davvero eccezionale, che ha bisogno di essere sostenuto ogni giorno”.
LA VISITA ISTITUZIONALE ”Sono, infine, molto felice del fatto che il viaggio a Parigi sia stato, in parte, anche una missione autorizzata dal Presidente del Senato. Essere a Parigi per rappresentare la vicinanza delle Istituzioni al mondo paralimpico mi ha riempito di gioia e di orgoglio, è stata anche l’occasione per conoscere e confrontarmi con l’Ambasciatrice d’Italia a Parigi, Emanuela D’Alessandro, che ringrazio per la calorosa accoglienza e per la collaborazione dimostrata; il ministro dello sport Andrea Abodi con cui abbiamo avuto modo di condividere l’importanza di sostenere il mondo dello sport; il Presidente della Commissione Cultura e Sport del Senato francese, Laurent Lafon, con il quale mi sono confrontata su temi come la scuola, l’arte e lo sport e sull’importanza strategica di ospitare un grande evento come i Giochi per la crescita economica e culturale della città che li ospita. Voglio ringraziare anche il Direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Parigi, Antonio Calbi, con cui ho trascorso un’interessante mattinata e per le numerose iniziative che continua a promuovere con l’intento di rafforzare i rapporti tra Italia e Francia attraverso la cultura. Momenti come questi sono opportunità di crescita per ognuno di noi, che danno più senso e forza al nostro operato”.