atleticanotizie: Sono passati solo 24 giorni, ma Yassine Rachik non vedeva l’ora di indossare la maglia azzurra per regalare una medaglia all’Italia dell’atletica. E’ successo oggi agli Europei under 23 di Tallinn (Estonia) dove ha conquistato il bronzo dei 10.000 metri in 28:53.99 alle spalle dell’imprendibile turco-keniano Ali Kaya (27:53.38) e del russo Mikhail Strelkov (28:53.94). La tenacia di Rachik viene ribadita in pista fino all’ultimo quando il neo-azzurro, per uno svarione del contagiri nel caos dei doppiaggi, parte in anticipo per la volata pensando di essere arrivato a fine corsa. Nemmeno il tempo di alzare le braccia al cielo che Yassine si rimette in moto, stringe i denti per altri 400 metri fino al traguardo dove per quattro centesimi, un’inezia, cede l’argento al russo Strelkov in rimonta. Nella stessa gara, nono posto e primato personale per Daniele D’Onofrio (29:27.34), mentre Iliass Aouani finisce i suoi 10km in pista in 30:20.86 (quattordicesimo). Rachik abbraccia la bandiera tricolore, se la stringe forte al petto come quella medaglia che sognava da una vita. E’ nato l’11 giugno del 1993 ad Ain Sebaa (Casablanca) in Marocco dove da piccolo preferiva il karate alla corsa. In Italia è arrivato nel 2004, vive a Castelli Calepio in provincia di Bergamo con i genitori e due fratelli più piccoli, un terzo è in arrivo ad agosto. Nell’atletica – veste la maglia della Cento Torri Pavia – si era fatto subito notare con una collezione di successi nelle categorie giovanili che lo hanno portato a vincere ben 26 titoli nazionali: dai 1500 alle mezza maratona. Oltre 21.000 i firmatari che in meno di un mese hanno sottoscritto la petizione online lanciata dall’onorevole Khalid Chaouki e indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per consentire a Yassine di ottenere la cittadinanza italiana, finalmente concessa lo scorso 15 giugno.
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