9 Dicembre 2024

cinque mulini

 

atleticanotizie: l’83ª edizione della Cinque Mulini, classica inserita nei Permit Iaaf, circuito che include le 11 corse campestri più prestigiose al mondo è stata caratterizzata dal fango. Dalla melma emerge il 21enne etiope Muktar Edris, sui gloriosi prati di San Vittore Olona già vincitore nel 2013. Veste il pettorale numero sei, tradizionalmente riservato ai favoriti e, nonostante la prestigiosa concorrenza, tiene fede al pronostico.
E dire che la sua gara è tutta in rimonta. In partenza infatti si fa sorprendere, resta intruppato e dopo un paio di centinaio di metri scivola, finendo lungo in un’immensa pozzanghera. Fatica a rialzarsi e sembra accusare il colpo. Viene anche chiodato sotto al ginocchio destro. Perde terreno e secondi preziosi. Al primo dei sei giri previsti transita addirittura intorno al 30° posto. Davanti però non schiacciano l’acceleratore e Edris può cominciare a scrivere la propria impresa. Gli serve circa un giro e mezzo per rientrare sui primi. E, poco dopo, si mette in testa al gruppo a far selezione. La sua azione, su un tracciato pesantissimo, è leggera, incisiva, splendida. Del resto la scorsa stagione, col suo 12’54”83 di Stoccolma, sui 5000 in pista è stato il migliore al mondo (nella specialità fu campione iridato
La prova femminile finisce nelle mani della 21enne keniana Violet Jelagat (24’40”), altra assidua frequentatrice di gare italiane. Precede la 32enne portoghese Ana Dulce Felix (25’02”), oro continentale sui 10.000 a Helsinki 2012 e una pimpante Valeria Roffino (25’10”): la 24enne piemontese regala la nota più positiva in chiave azzurra di una giornata colpevolmente disertata da troppi specialisti.