9 Dicembre 2024
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Ivan Ukhov

atleticanotizie: E’ iniziata subito alla grande la Diamond League IAAF nella tappa inaugurale di Doha, che ha fatto registrare, oltre ad alcuni risultati di rilievo assoluto, un complesso di 8 migliori prestazioni mondiali stagionali. Il risultato più eclatante è arrivato dal salto in alto dove il russo Ivan Ukhov ha stravinto la gara con la splendida misura di 2m41seguito, in una classifica realmente fuori dall’ordinario, da ben tre atleti a 2,37 (il canadese Derek Drouin, lo statunitense Erik Kynard, ed il padrone di casa – maglia Qatar – Mutaz Barshim). Superlativo lo score del russo, che ha superato la quota finale (ed il precedente 2,39) al primo tentativo, salti successivi ad un errore a 2,37 e ad un’altra prima prova positiva a 2,35. Non particolarmente brillante, ma nemmeno da disprezzare, il 2m24 di Marco Fassinotti, sesto in classifica con primi tentativi validi alla quota finale ed al precedente 2,19 (poi tre errori a 2,27).

Esaltanti anche i 1500 metri al maschile, vinti dal keniano Asbel Kiprop in 3:29.18 (ovviamente miglior crono mondiale dell’anno) davanti al connazionale Silas Kiplagat, 3:29.70. E dietro di loro, altri 4 atleti capaci di primati personali e record nazionali, compresi tra i 3.30.16 del gibutiano Souleiman, ed il 3:30.86 dell’etiope Wote. In mezzo, anche il ritorno – dopo un lungo periodo d’oblio – dell’algerino Taoufik Makhloufi, l’oro olimpico di Londra, qui accreditato di 3:30.40 (quarto posto). Miglior prestazione mondiale dell’anno (in questo caso eguagliata) anche per lo statunitense LaShawn Merritt, il cui 44.44 sul giro di pista – crono da lui stesso ottenuto il 25 aprile scorso a Des Moines – è il primo di ben cinque tempi inferiori ai 45 secondi, tra i quali spicca anche il record nazionale del ceco Pawel Maslak, terzo in 44.79 (davanti, tra gli altri, al quotato dominicano Luguelin Santos, quinto in 44.94). A sorpresa l’esito dei 3000 metri, dove l’attesissima etiope Genzebe Dibaba (dominatrice dell’inverno con i primati del mondo indoor dei 1500 e dei 3000 metri) si è trasformata nel finale di gara in una lepre di lusso per la keniana Hellen Obiri, abile a superarla a circa 250 metri dal traguardo, insieme ad altre quattro atlete, e capace di un eccellente 8:20.68 (WL); primati personali a pioggia davanti e dietro la Dibaba, sesta in 8:26.21.
atl.not.