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MILANO – Dopo le scroscianti piogge cadute nella nottata su Milano la mattinata di questa terza domenica d’ottobre ha proposto invece un clima ideale per correre e faticare tutti assieme. Si è svolta nella splendida cornice di CityLife la staffetta aziendale più importante d’Italia, The Loop Milano, ideata e organizzata da MG Sport con il patrocinio di Confcommercio-Imprese per l’Italia (Milano-Lodi-Monza e Brianza) e la collaborazione di innumerevoli sinergie, in particolare Il Sole 24 Ore (media partner) e Sport Senza Frontiere (charity partner).
Dopo l’edizione zero disputata nella città meneghina lo scorso anno e l’appuntamento di Roma della scorsa primavera, oggi The Loop Milano ha fatto ancora una volta centro, coinvolgendo 110 staffette per un totale di 400 partecipanti. Ogni staffetta era composta da 4 staffettisti, appartenenti alla stessa azienda o ente, che hanno percorso 5 km ciascuno per un totale di 20 km. Sorrisi, abbracci, entusiasmo, arrivi in parata e la voglia di vivere i colleghi al di fuori della quotidianità, in una situazione di svago e spensieratezza, con lo sport a fare da collante.
“Siamo sicuramente soddisfatti di come stia procedendo il percorso di The Loop dopo l’edizione. Abbiamo leggermente incrementato i numeri ma soprattutto rinsaldato i rapporti con le aziende che, dopo l’esperienza del 2023, hanno voluto nuovamente essere presenti. Anche questa domenica The Loop ha mostrato la sua identità, quella di un progetto di attivazione al cambiamento, ovvero una preziosa occasione per portare all’esterno la vita aziendale e, allo stesso tempo, far sì che la gente si metta in gioco. La corsa come strumento di team building e una staffetta dove l’atletica si fa sport di squadra unendo persone abituate a indossare le scarpe da running a donne e uomini pronti ad affrontare la prima gara della loro vita. Tutto questo si è svolto in un contesto come CityLife, simbolo di una città attenta ai cambiamenti del mondo e soprattutto alle necessità delle persone che desiderano vivere al meglio”, il commento a caldo del direttore generale di MG Sport Andrea Trabuio.
La cronaca delle gare
The Loop Milano si è rivelata, ancora una volta, un evento inclusivo a 360°, capace di accogliere sulla linea di partenza atleti navigati ma anche persone, pronte a vivere la prima esperienza con un pettorale attaccato al petto.
Il quartetto più veloce in assoluto e dominatore della staffetta mista è stato il team “MTF X Sport Senza Frontiere” che ha chiuso la propria fatica dopo 1h02’36”. Hugo, Rachid, Massimiliano e Greta oggi hanno fatto letteralmente il vuoto alle loro spalle fin dai primi metri ma di solito, impegnati nell’attività di Sport Senza Frontiere con le iniziative di team building, sono abituati al contrario ad aspettare o meglio dialogare con gli altri per costruire progetti collettivi. “Un evento veramente significativo capace di abbracciare e unire 400 partecipanti che hanno dei rapporti con la corsa estremamente diversi. Crediamo fortemente che faticare assieme, per raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo, sia uno strumento prezioso per trasportare questa propensione ad avvicinarsi agli altri anche nei contesti quotidiani di lavoro”, il commento dei vincitori che hanno preceduto i “Guys del giovedì” (1h23’18”) e “Insurance Clan” (1h23’31”).
In campo maschile si è assistito invece allo show firmato da Fabio, Federico, Fulvio e Javi, dipendenti presso “Bending Spoons”, uno dei principali sviluppatori di app a livello mondiale con sede a Milano: “Per la prima volta abbiamo corso tutti e quattro assieme e ci siamo proprio divertiti. Siamo ancora più convinti, dopo quest’esperienza, che le aziende debbano incrementare le proposte di attività sportiva per i propri lavoratori, allargando dunque il campo d’azione della quotidianità lavorativa”, le parole di chi è salito sul gradino più alto del podio, con il crono di 1h08’41”, nella graduatoria uomini, precedendo i “The Coolers” (1h16’41”) e la “Longobarda Running” (1h17’07”).
Infine nella classifica dedicata alle staffette femminili ha colto il bersaglio grosso il “Team 6 del Gruppo Ermenegildo Zegna”, storica azienda tessile che a CityLife si è presentata con il maggior numero di formazioni al via. Il quartetto, composto dalle colleghe Rosanna, Antonietta, Filomena e Yulia, quest’ultima è un’istruttrice di Sport Senza Frontiere e ha accompagnato le altre tre ragazze nell’ultima tappa di un lungo percorso di team building, ha fermato le lancette a 1h41’05”, mettendosi alle spalle “Le Spritz” (1h45’01”) e l’Ennevolte Srl (1h47’41”). “Per alcune di noi era la prima volta in una competizione podistica e sinceramente non ci aspettavamo di vincere la classifica generale. Siamo veramente felici perché ci siamo divertite e abbiamo proprio superato i nostri limiti”, le parole della raggiante formazione vincitrice.
La solidarietà
The Loop non è stato solo team building aziendale, sfida sportiva o innovazione ma è stato anche sinonimo di solidarietà. A Milano le 110 squadre presenti hanno corso al fianco di Sport Senza Frontiere, Onlus nata a Roma, ma che da 10 anni opera anche nella città meneghina e si sta impegnando principalmente nel progetto “Back to Sport”, un programma dedicato al reinserimento di bambini e adolescenti nei corsi sportivi dopo la pausa estiva.
“Come Sport Senza Frontiere – racconta il presidente Alessandro Tappa – noi lavoriamo costantemente con le aziende di tutta Italia, portando al loro interno iniziative di team building e di well-being. Di conseguenza non potevamo non sposare il progetto The Loop perché si presenta con un format che si sposa alla perfezione con la nostra identità e la nostra mission. Parliamo di un evento dove benessere e sport dialogano per poi avere un’importante ricaduta sociale”.
Quest’anno, oltre a Sport Senza Frontiere, ha preso parte a The Loop Milano anche l’Ong Street Child, realtà globale specializzata nell’educazione in contesti di emergenza e più vulnerabili e il cui claim è “Al sicuro, a scuola e in grado di imparare”. “Lo sport – spiega il direttore Italia di Street Child Roberta Giassetti – è uno strumento essenziale per rafforzare le partnership, già esistenti, con alcune corporate e dall’altro lato farne nascere delle nuove. Siamo fortemente legati alla corsa perché ad aprile/maggio organizziamo la Maratona della Sierra Leone, paese che prima del nostro arrivo non aveva mai accolto una competizione sui 42,195 km”.