10 Dicembre 2024

ROMA – Negli ultimi anni, gli eventi sportivi hanno ricevuto grande attenzione per la capacità di attrarre una forma nuova di turismo, appunto sportivo, che si sta dimostrando essere un importante volano per il territorio. Dal calcio al rugby, dal tennis agli eventi a carattere mondiale come Giochi Olimpici e Mondiali o le più grandi maratone del mondo, nazioni, città e paesi fanno a gara per aggiudicarsi l’assegnazione della manifestazione alla quale segue un ritorno economico ma anche, è bene sottolinearlo, d’immagine sempre più importante. Il turismo-sportivo è riconosciuto in tutto il mondo come un turismo di alta qualità.

L’ultima edizione di Run Rome The Marathon dello scorso 17 marzo 2024, organizzata per la quarta volta da Infront Italy, Corriere dello Sport – Stadio, Italia Marathon Club e Atielle e definita la maratona dei record, in riferimento al numero totale di partecipanti ed alle presenze straniere, è stata un’occasione per affidare al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università Sapienza di Roma uno studio statistico, per comprovare l’impatto economico sulla città di Roma ed il suo riflesso anche sull’intera regione e nazione. Ancora nella ricerca si è misurato l’impatto ambientale, sociale e culturale.

Uno studio affidato alla più importante università italiana e tra le più note al mondo, che ha dato una fotografia sulla parte economica della maratona e sulla profilazione dei suoi partecipanti.

IL 2024 – E’ stata la maratona dei record, con quasi 20mila iscritti alla 42km e un totale di 40mila insieme alla staffetta solidale Run4Rome e alla Fun Run Stracittadina. Con gli accompagnatori al seguito dei maratoneti si calcola che a Roma per i giorni dell’evento siano arrivate circa 80mila persone. Di fatto Run Rome The Marathon, la più grande maratona italiana e una delle più famose al mondo, è l’evento sportivo partecipato che dura un giorno che porta più economicità sul territorio e sul sistema pubblico e privato di tutta Roma Capitale. E’ calcolato che l’indotto economico generato sulla Capitale D’Italia per l’evento di un giorno sia di 50 milioni di euro.

IL 2025 – Verranno fissati nuovi record partecipativi, ad oggi è stato quasi già raggiunto in maratona il totale numeri di iscritti del 2024. Nelle statistiche appaiono dati eccezionali per quanto riguarda gli stranieri che ad oggi sono quasi l’80% dei partecipanti. L’obiettivo è noto, 30mila partecipanti sulla maratona da 42,195km, andando a sommare i partecipanti che arriveranno per la Staffetta Run4Rome e la Fun Run stracittadina anticipata al sabato si presume che nell’eccezionale anno del trentennale e del Giubileo vi siano a correre alla Run Rome The Marathon circa 60mila persone. In conseguenza significano circa 120mila persone a Roma per più giorni e dunque un indotto economico che si genererà di oltre 75milioni di euro per Roma Capitale e tutto il territorio.

PASSATO E FUTURO – Da considerare, oltre al 2024 oggetto di studio e il 2025 con dati ormai quasi certi, che l’indotto economico generato è continuativo nei tanti anni precedenti così come si presumee gli organizzatori stanno lavorando per un forte e importante sviluppo numerico-partecipativo e quindi turistico ricettivo per gli anni futuri.

Così Alessandro Onorato Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Tuirismo e Moda di Roma Capitale“La Maratona di Roma continua a crescere e per il prossimo anno la proiezione dell’indotto per la città è di 75 milioni di euro, un aumento rispetto ai 50 milioni del 2024. A quattro mesi dall’evento è stato raggiunto quasi il numero di iscritti dell’anno scorso, 20 mila, con l’80% di stranieri che hanno già prenotato un viaggio per Roma a marzo. L’obiettivo è arrivare a 30 mila, il numero chiuso fissato, di atleti partecipanti alla corsa competitiva di 42,195 chilometri, più altri 30 mila coinvolti nell’evento come runner amatoriali o accompagnatori. Siamo felici di questi numeri che testimoniano, insieme alla ricerca oggi presentata, quanto le corse podistiche a Roma siano un asset fondamentale per la città. Le potenzialità sono immense: nessuno al mondo vanta un percorso come il nostro, un museo a cielo aperto. Vogliamo continuare a sostenere sempre di più la Run Rome The Marathon, che è un traino per la nostra economia e per il turismo. Inoltre ha un forte valore sociale, perché lo sport è un motore di aggregazione e di sensibilizzazione sui temi della salute e della prevenzione”.

Maurizio BarbieriDirettore Centro di Servizi sportivi SapienzaSport: “E’ sempre stretta la collaborazione in atto tra L’università Sapienza e Run Rome The Marathon 2025, è stata una importante tavola rotonda sulla risorsa idrica e il ruolo dell’acqua, sia nella prestazione fisica che per la sostenibilità ambientale. Ringrazio le professoresse Barbara Mazza e Maria Paola Faggiano che hanno condotto e illustrato questa importante ricerca”.

Stefano Deantoni Direttore Marketing Infront Italy“Essere oggi a raccontare l’indotto economico della Run Rome The Marathon è sicuramente motivo di orgoglio, ma soprattutto uno sprone a continuare a lavorare con tutti i nostri partner e con il supporto delle istituzioni per far crescere l’evento ancora di più. Guardando al futuro, puntiamo a migliorare ulteriormente l’esperienza di tutti coloro che partecipano, dagli atleti ai tifosi, e a rafforzare il nostro legame con i partner esistenti, portando ancora più valore al territorio in termini di economia, turismo e cultura”.

Daniele Quinzi Direttore Marketing Gruppo Corriere dello Sport – Stadio“Run Rome The Marathon cresce sempre di più, il 2024 è stato l’anno dei record. 40mila partecipanti, un totale di almeno 80mila persone sono venute a Roma, hanno visitato la città e si sono emozionati nella maratona. Nel 2024 lo studio dell’Università Sapienza ha censito che l’indotto economico prodotto dalla maratona sulla città di Roma Capitale è di 50milioni di euro. Nel 2025 andremo a festeggiare i 30 anni della maratona e ci sarà il Giubileo, stiamo girando il mondo per promuovere la maratona, siamo andati alle maratone di Londra, Berlino, Chicago, New York, Nizza-Cannes, Atene, Venezia e saremo a Firenze. L’obiettivo è far correre 30mila maratoneti, 60mila totali con la staffetta e la stracittadina, un totale con gli accompagnatori di 120mila persone almeno per tanti giorni a Roma. La maratona è sempre più internazionale ma anche sempre più amata dai cittadini romani che lo vivono ormai come un loro evento. Si preannuncia un indotto economico di almeno 75milioni di euro e, quel che piace anche, che tutte queste persone saranno felici di essere state a Roma a divertirsi e diranno quanto è bella Roma”.

Lorenzo Benfenati Project Manager Run Rome The Marathon“Coordinare il progetto Run Rome The Marathon è una sfida entusiasmante. Abbiamo ereditato un evento locale e stiamo lavorando per portarlo al livello delle grandi maratone internazionali. La collaborazione con l’Università Sapienza è un esempio del nostro impegno a creare sinergie positive con il territorio, rafforzando l’impatto della maratona su Roma e sulle sue comunità. Crediamo fermamente nel valore dello sport e nel potenziale della corsa per unire le persone.”

Presenti in sala anche Nicola Ferrante, Presidente Italia Marathon Club e Alessandra Palombo Consigliera Nazionale Fidal, mentre la professoressa Barbara Mazza, del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale Università Sapienza e Maria Paola Faggiano Professore Associato in Sociologia Generale presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma hanno illustrato alla platea la ricerca socio economica.

LA RICERCA

PERCHE’ ROMA – Nel questionario sono stati intervistati tre profili di atleti: i runner competitivi maratoneti, i turisti sportivi accompagnatori e i cittadini romani.

Nella profilazione e tra le domande (con risposta multipla) spicca sul perché le persone scelgono di correre  la maratona di Roma. Il 52% ha riposto per la bellezza del percorso, il 40% per il piacere di competere con altri runner, il 38% per l’atmosfera generale percepita attorno all’evento, il 36% per fidare i propri limiti e quasi il 17% per visitare la città.

RUNNER ESPERTI -Due i runner a confronto: gli esperti (33% totale intervistati), ovvero coloro che hanno corso dalle 6 a oltre 50 maratone. In questo caso il 19% sono di sesso femminile (81% maschi) e il 57% ha un’età superiore ai 50 anni, il 41% tra i 36 e i 50 anni e solo il 2% inferiore ai 35 anni. Provenienza degli ‘esperti’ il 23% dalla città di Roma, il 63% dall’Italia e il 13,5% dall’estero. Tra le attività prevalenti dei runner esperti c’è il visitare la città, mangiare in ristoranti e similari, incontrare amici e parenti e visitare mostre e musei e altri siti di interesse socio-culturale. La motivazione principale dell’essere in maratona a Roma è la socialità.

Gli esperti hanno corso dalle 6 alle 50 maratone, gli uomini con un primato personale medio dalle 2h45’ alle 3h20’, le donne dalle 3h05’ alle 3h45’.

RUNNER NEOFITI – La seconda tipologia sono i runner neofiti (67% degli intervistati), cioè che hanno corso da 1 a 5 maratone. In questo caso il 20% sono di sesso femminile (80% maschi) e solo il 26% ha un’età superiore ai 50 anni, il 56% tra i 36 e i 50 anni e il 18% ha un’età inferiore ai 35 anni. Provenienza dei ‘neofiti’ il 19% dalla città di Roma, il 70% dall’Italia e l’11% dall’estero. Tra le attività prevalenti dei runner neofiti c’è il mangiare in ristoranti e similari, visitare la città, incontrare amici e parenti e visitare mostre e musei e altri siti di interesse socio-culturale. La motivazione principale del runner neofita per essere alla maratona di Roma è la performance di gara.

I Runner neofiti intervistati hanno corso da 1 a 5 maratone, in questo caso sale il primato personale: gli uomini si va oltre le 4h00’, le donne oltre le 4h25’.

I TURISTI – C’è chi sceglie di partecipare per la bellezza del percorso, chi per lasciare la propria impronta nella storia di Roma, chi per affezione, chi ancora per cogliere l’occasione per una vacanza in Italia, per una gara come Run Rome The Marathon, con 20mila maratoneti e 30mila partecipanti non competitivi al via, le presenze in città si stimano di almeno il doppio rispetto al totale degli atleti.

Ad eccezione dei partecipanti locali, la cui capacità di generare indotto economico è legata soprattutto all’acquisto di prodotti tecnici, legati allo sport, quanti giungono in città per partecipare all’evento girano una ruota che innesca un grande ritorno economico, un elemento legato anche all’età media dei partecipanti, tutti in piena autonomia economica. 

I due profili a confronto sono stati il ‘Turista sportivo’ e il ‘turista accompagnatore’.

Il turista sportivo è colui che partecipa alle gare non competitive, quindi alla staffetta, alla Fun Run o alla gara di Plogging inserita all’interno degli altri eventi. Divisi in 75% uomini e 25% donne, ha nel 33% dei casi un’età media inferiore ai 35 anni, in pratica uno su tre, nel 44% dei casi un’età media che va dai 36 ai 50 anni, mentre solo il 22% supera i 50 anni di età. Tra le attività prevalenti dello ‘sportivo’ oltre a quello di assistere alla maratona c’è il visitare la città. Il turista sportivo ha al seguito da 1 a 5 persone.

Nel turista accompagnatore, ovvero colui che accompagna un amico o un familiare che partecipa alla maratona o agli eventi non competitivi, ha un’età media leggermente più elevata, ad esempio il 30% ha più di 50 anni. In questo caso la priorità è visitare la città e poi assistere alla maratona.

Per tutte e due le categorie poi seguono attività quali mangiare in ristoranti e osterie, visitare musei e altri siti di interesse storico-culturale, fare shopping.

LE VOCI DI SPESA – Trasporti, soggiorno, pasti, prodotti tecnico-sportivi, visite culturali, attrazioni, souvenir, fattori che per gli atleti che provengono dalle città limitrofe hanno un impatto più limitato, crescono all’aumentare della distanza di provenienza fino a diventare estremamente importanti quando si analizzano le spese sostenute dai partecipanti esteri, ancor più se da oltreoceano o comunque extra europei. Molti stranieri, infatti, si trattengono anche fino a due settimane per visitare non solo la città interessata dall’evento ma anche altre regioni d’Italia, consegnando un’eredità economica di cui si possono perdere le fila. Un’altra voce degna di nota e di un’analisi a sé stante è rappresentata dall’indotto generato dagli accompagnatori che, non essendo impegnati direttamente nella manifestazione, attivano un motore economico con impatto su settori commerciali a latere.

L’IMPATTO SOCIO ECONOMICO –  I partecipanti e i loro accompagnatori che arrivano da fuori Roma, italiani o stranieri, per il 73% dei casi hanno soggiornato presso B&B oppure strutture alberghiere fino a 3 stelle, il 16% presso hotel di categoria superiore (4 o 5 stelle), mentre solo l’11% presso familiari o amici. Gli italiani con un media di 1 o 2 notti, i partecipanti esteri soggiornando da 3 notti fino a una settimana. Tra le città italiane più rappresentate Milano, Bari, Torino, Firenze, Bologna. Esteri la prima nazione è la Francia (2613 iscritti), Regno Unito (2099), Spagna (1192) e Stati Uniti (1163).

Tra le spese sostenute in città spiccano dunque l’alloggio, il viaggio, l’acquisto di equipaggiamento sportivo, shopping in genere e acquisto ticket per attività culturali.

La spesa media si contiene entro i 100 euro per i cittadini romani, tra i 100 e 500 euro (64,5%) per gli italiani e tra 500 e 5000 euro (74%) per i partecipanti stranieri.

IMPATTO AMBIENTALE – Esiste una percezione media per il Runner competitivo e il Turista  le in merito all’impatto ambientale dell’evento, ovvero all’incremento rifiuti in primis, una sensibilità marcata per l’eventuale spreco di cibo e acqua, una percezione media rispetto all’aumento CO2, e considerato un impatto minore invece per il consumo energia.

I CITTADINI ROMANI E LA MARATONA – Tra gli intervistati il 38% sono stati partecipanti attivi, spettatori il 21% e non partecipanti il 41%. Nelle prime due categorie dei cittadini romani tra le attività prevalenti il partecipare alla maratona, visitare l’Expo Village, assistere alla maratona in quanto appassionato di sport o partecipare alla staffetta. Per i non partecipanti tra le attività della domenica mattina il fare una passeggiata in centro e mangiare nelle zone interessate all’evento, accompagnare o incontrare parenti e amici che partecipano all’evento, ma anche partecipare alla Fun Run stracittadina.

In generale i cittadini romani pensando all’evento valutano forte l’attenzione mediatica e di visibilità della maratona e il lustro internazionale che ne deriva, sono positivi nel pensare che così si sensibilizzi la cittadinanza in termini di sport, salute e benessere e contenti dell’incremento del flusso turistico e dunque è recepito che vi sia un aumento del flusso economico in entrata per gli esercizi pubblici e privati.

I cittadini romani intervistati sono entusiasti dell’evento e lo reputano un’occasione di convivialità, anche se nei Municipi di Roma interessati dal percorso c’è una preoccupazione per il peggioramento quella mattina della viabilità dei mezzi pubblici o degli spostamenti con mezzo privato. Questa sensibilità va a diminuire nei Municipi non interessati dal percorso.

C’E’ DELL’ALTRO – Non solo ricadute dirette sull’economia nei giorni che immediatamente anticipano e seguono l’evento ma anche un’economia più nascosta, frutto della necessità di creare figure lavorative, in parte ad altissima professionalità, in grado di generare un’ulteriore eco sull’economia legata al settore degli eventi sportivi. Attraverso questo tipo di manifestazione, ad altissimo impatto positivo, e le opinioni di chi vi ha preso parte, l’immagine della città o del Paese ospitante ricevono un’onda di ritorno amplificata, destinata a propagarsi nel tempo.

CONCLUSIONI – In generale Run Rome The Marathon si vive in maniera importante la dinamica relazionale è vissuta come un’occasione di aggregazione, socialità, convivialità. C’è un forte senso di appartenenza con la comunità e con il territorio, si percepisce una riappropriazione degli spazi urbani. Ancora si registra un aumento del valore del bene pubblico e del senso civico. E’ in generale apprezzata la poliedricità dell’esperienza e degli scambi culturali.

Per quanto riguarda la gestione dell’evento, la progettazione anche in chiave futura, piace in primis la sinergia inter-istituzionale, la forte internazionalizzazione, la valorizzazione del territorio, l’incentivazione della mobilità, la valorizzazione delle best practies su vasta scala e la socializzazione ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *