15 Ottobre 2024

Weissteiner

(da comunicato stampa a cura degli Organizzatori)

Silvia Weissteiner ha confermato il feeling con le strade di Oderzo, trionfando per la settima volta (seconda consecutiva, dopo il filotto di successi infilato dal 2005 al 2009) ai piedi del Torresin, la caratteristica torre con l’orologio che svetta su Piazza Grande. La gara si è decisa nell’ultimo chilometro, quando l’altoatesina ha allungato la sua falcata leggera sull’asfalto bagnato, andando a staccare Anna Incerti e Barbara Bressi, un’outsider che per tutta la gara è stata capace di seguire come un’ombra le più titolate avversarie. “Sapevo che arrivando all’ultimo giro con la Weissteiner non avrei avuto scampo, ho provato a fare la selezione prima, ma Silvia è stata più brava: queste, del resto, sono le sue distanze”, ha commentato Anna Incerti, reduce dalla buona prova offerta alla maratona di Nagoya d’inizio marzo e già preselezionata per i 42,195km di Rio 2016. Il cambio di ritmo di Silvia Weissteiner è stato ancora una volta micidiale: “Ho faticato all’inizio, ma poi non ho avuto problemi. Oderzo è una gara che mi piace tantissimo. Un bel modo per iniziare una stagione che non so ancora dove mi porterà. Dopo i tanti infortuni degli ultimi anni, preferisco vivere alla giornata”.

Con Andrea Lalli presente in Piazza Grande solo in veste di spettatore, a causa del riacutizzarsi di un problema tendineo, la gara maschile è vissuta sulla fuga di un terzetto, formato da Yassine Rachik, Ahmed El Mazoury e dal diciottenne ugandese FredMusobo, già davanti a tutti dopo un paio di chilometri di gara. A poche centinaia di metri dall’inizio del penultimo giro, l’ancora 21enne Rachik ha progressivamente allungato, staccando Musobo ed El Mazoury. Quest’ultimo ha poi superato l’ugandese in volata, agguantando la piazza d’onore, dopo la vittoria del 2013. Il pomeriggio opitergino era iniziato con le gare del Grand Prix Giovani. Poi è toccato al 19° Trofeo Mobilificio Vittoria, la passerella dedicata ai diversamente abili, in cui l’atleta più applaudito è stato la stella di casa, Alvise De Vidi. In mattinata, successo per il debutto della Gladiatorum Race, la corsa in costume romano che ha anche inaugurato il circuito “42 di Marca”, un tris di gare (seguiranno la Corritreviso, il 26 giugno, e la Mezza di Treviso, l’11 ottobre) la cui somma dà esattamente la distanza della maratona.

RISULTATI
UOMINI (9.800m): 1. Yassine Rachik (Cento Torri Pavia) 28:16, 2. Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle) 28:23, 3. Fred Musobo (Uga) 28:24, 4. Marco N. Salami (Esercito) 28:49, 5. Isaac Kiprop (Uga) 28:52, 6. Simone Gariboldi (Fiamme Oro) 28:55, 7. Giovanni Gualdi (Corrintime) 28:57, 8. Francesco Bona (Aeronautica) 29:23, 9. Markus Ploner (Sterzing Volksbank) 29:26, 10. Rok Puhar (Slo) 29:33;
DONNE (5.470m): 1. Silvia Weissteiner (Forestale) 17:44, 2. Anna Incerti (Fiamme Azzurre) 17:50, 3. Barbara Bressi (Self Montanari Gruzza) 17:56, 4. Federica Dal Ri (Esercito) 17:59, 5. Martina Merlo (Aeronautica) 18:11, 6. Valentina Costanza (Esercito) 18:12, 7. Yusneysi Santiusti Caballero (Cus Pisa Atl. Cascina) 18:21, 8. Michela Zanatta (Biotekna Marcon) 18:23, 9. Giovanna Epis (Forestale) 18:29, 10. Paula Todoran (Rom) 18:29.