atleticanotizie: Per il secondo anno consecutivo si è tenuta anche in Italia la Wings For Life World Run, la più grande corsa mai organizzata in contemporanea a livello globale e per beneficenza. Sei continenti, 33 Paesi e 35 location diverse coinvolte nella manifestazione sportiva che a Verona ha visto partecipare anche personaggi della televisione e dello spettacolo come Giovanni Storti, Fiammetta Cicogna, Claudia Gerini e il rapper Ghemon. Un giorno memorabile per lo sport ma anche per la ricerca scientifica, visto che il ricavato, 4,2 milioni di euro, verrà interamente devoluto per la ricerca sulle lesioni del midollo spinale. In tutto il mondo sono stati oltre 100mila i runner partecipanti. In Italia Giorgio Calcaterra ha vinto la competizione, come un anno fa, classificandosi ancora una volta quarto dopo aver percorso 78,53 chilometri. Vincitore mondiale, proprio come nel 2014, l’etiope Lemawork Ketama con 79,9 chilometri percorsi e sempre in Austria.
Nella città veneta erano oltre 3mila i corridori in gara per non farsi raggiungere dalla “famigerata” catcher car. Calcaterra, campione di ultramaratona, ha commentato così la sua vittoria: “Sono davvero felice: ho migliorato di circa 5 km il risultato dell’anno scorso. Sono molto soddisfatto di esserci riuscito. E sono orgoglioso di sostenere la Fondazione Wings for Life e la ricerca sulle lesioni al midollo spinale. La mia speranza più grande è che un giorno si possa trovare una cura: oggi ho corso per tutte le persone che non possono farlo”. Chiara Moras, grazie ai 39,2 km corsi, conquista invece il gradino più alto del podio italiano nella categoria femminile. “E’ stata un’esperienza bellissima e faticosa” ha dichiarato la vincitrice. “Sono davvero felice di aver partecipato e di aver supportato una causa così nobile e importante”.
Tra le donne, a livello globale, ha vinto in casa la giapponese Yuuko Watanabe, che ha corso 53,6 Km. Presenti in Italia anche numerosi atleti fra cui Alessia Trost, Marco Aurelio Fontana, Alessandro Pittin, Airton Cozzolino e Aaron Durogati, che hanno dato il massimo per questa esperienza all’insegna del divertimento, dello sport e della solidarietà.
Anita Gerhardter, CEO Fondazione Wings for Life, ha commentato felice e commossa “E’ stato un giorno grandioso per la Fondazione Wings for Life, ma soprattutto per la ricerca sulle lesioni al midollo spinale, grazie agli oltre 4 milioni di euro finora raccolti. Il risultato ha superato le nostre aspettative e le donazioni stanno tuttora proseguendo. Moltissimi sono stati i momenti importanti durante la giornata, ma l’incredibile performance dello svedese Aron Anderson mi ha emozionato profondamente”. Aron Anderson, atleta sulla sedia a rotelle, è stato infatti l’ultimo partecipante a essere raggiunto dalla Catcher Car in Svezia, dopo ben 64,82 km, battendo tutti gli altri runner e divenendo così il vincitore locale della Wings for Life World Run. Per chi l’ha vissuta, per chi ha seguito la diretta mondiale e per chi non c’era l’appuntamento 2016 è per domenica 8 maggio per la terza edizione della Wings for Life World Run.